'Na fraschetta, vino romanella e un panino con la porchetta. Cosa vi ricorda? Ariccia ovviamente! Dopo un poco di latitanza, abbiamo deciso di tornare in grande stile, regalandovi una serata da veri intenditori romani con una rivisitazione realizzata da Alessandro del classico succitato panino. Eccovi, quindi, il Panino con la porchetta alla Tony. Una vera goduria per tutti i sensi ed è vietato, dopo, farsi prendere dai sensi di colpa perché: quanno c'è vò, c'è vò! Per accompagnare tale portata, non poteva che esserci un film altrettanto sconvolgente: Brüno di Sacha Baron Cohen. Pronti ad essere sconvolti? Allora buona visione.....
La ricetta
Panino con la porchetta di Tony
INGREDIENTI per una persona:
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1 panino tipo rosetta;
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400 g. di porchetta di Ariccia;
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8 pomodorini ciliegino;
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4 foglie di cavolo bianco;
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100 g. di stracchino;
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1 cucchiaio di zucchero di canna;
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olio evo, aceto balsamico, aceto di mele, menta
macinata: q.b.
PREPARAZIONE (15 minuti):
Tagliare i pomodorini a metà,
farli caramellare in padella con poco olio e lo zucchero, sfumare con l’aceto
balsamico e aggiungere della menta.
Lavare le foglie di cavolo,
tagliarle a listarelle e condirle in un’insalatiera con aceto di mele e olio.
Tagliare la porchetta a
striscioline. Spalmare la parte interna del panino con lo stracchino e riempire
partendo dal basso seguendo questo ordine: porchetta, insalata di cavoli e
pomodorini caramellati.
C’era d’aspettarselo. Ironico,
divertente ma anche dissacrante e squallido. Sacha Baron Cohen crea, dopo
Borat, un altro paradossale personaggio: Brüno Gehard. E se prima si parlava di
razzismo, antisemitismo ed omofobia, ora si parla dei pregiudizi legati
all’omosessualità. Bruno è un presentatore austriaco gay, bandito dalla sua
trasmissione per un errore commesso durante la settimana della moda di New
York. Deciso a riconquistare la notorietà, parte alla volta di Los Angeles;
farà di tutto e di più (anche meschino possibile) per riuscirci. Al suo fianco
il fedele assistente Lutz, segretamente innamorato di lui.
Come il precedente film anche Brüno
è un falso documentario, mockumentary, così realizzato per meglio cogliere reazioni
il più sincere possibili da chiunque gli si avvicini, polizia compresa. In
questo caso, è persino riuscito a farsi mandare allegramente a quel paese da
Harrison Ford e prendere per il naso importanti esponenti politici.
Indubbiamente l’intera pellicola
si fonda sull’abilità di Cohen di trasformare il proprio corpo e la propria voce
e rendersi praticamene irriconoscibile. Nessuno, nonostante la notorietà
dell’attore, lo ha mai riconosciuto. Il dubbio viene più che altro per i titoli
di coda, accompagnati dal video musicale di beneficenza in cui partecipano
Sting, Elton John ed uno stralunato Bono. Chissà se realmente non sapevano
nulla neanche loro.
Spunti di riflessione emergono
per tutto il film, così anche frecciatine irriverenti al mondo dello
spettacolo, come le madri che farebbero fare una liposuzione a dei bambini pur
di farli entrare nello show business. Si ride, a volte di gusto ed altre per
imbarazzo. Inevitabile in alcune sequenze l’irrefrenabile voglia di coprirsi
gli occhi tanto si cade in basso. Una per tutte? La puntata pilota del nuovo
programma di Bruno, con tanto di pene in primo piano.
Si esce dal cinema fra la
meraviglia ed il disgusto. Ma, d’altra parte, è proprio l’intento di Sacha
Baron Cohen. Racconta verità, con un nuovo stile che è ormai diventato sinonimo
del suo stesso nome. A modo suo un genio.
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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