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giovedì 12 febbraio 2015

Serata tipo - Love is in the air

Non è detto che si debba festeggiare l'amore solo nel giorno di San Valentino e contribuire al business di grandi industrie dolciarie. Possiamo festeggiarlo ogni singolo attimo, con una carezza, uno sguardo, una cena a sorpresa. Proprio per questo, abbiamo deciso di dedicare questo post a tutti gli innamorati (che siate una coppia, padre e figlio, madre e figlia, nonni, padroni con i propri amici a quattro zampe, migliori amici dai tempi delle elementari) che vogliono stupire e regalare una serata speciale all'oggetto dei propri desideri. Alessandro ha ideato questo piatto appetitoso: Pappardelle con broccolo, gamberoni e pecorino. Ovviamente, c'è un ingrediente afrodisiaco... Indovinate qual'è! ^_^  Sempre andando contro corrente e contro certi film scontati da vedere il 14, vi proponiamo un classico fantasy con tanto di David Bowie tra le fila degli attori. Stiamo parlando di Labyrinth - Dove tutto è possibile. Concedeteci, ora, di fare una piccola digressione... Lodi lodi lodi! Alessandro è diventato Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier!!! Proprio per questo, da oggi in poi, troverete anche un vino abbinato alla ricetta da lui scelta. Non potete non seguirci! Auguri a chiunque provi amore!!!!! 


La ricetta
Pappardelle con broccolo, gamberi e pecorino





INGREDIENTI per 2 persone:

-          5 nidi di pappardelle;
-          4 pomodorini ciliegino;
-          400 g. di gamberoni;
-          300 g. c.a. di broccolo romanesco;
-          1 manciata abbondante di scaglie di Pecorino Romano;
-          1 spicchio d’aglio;
-          1 peperoncino;
-          succo di un limone;
-          olio evo, sale, prezzemolo tritato: q.b.


PREPARAZIONE (20 minuti):

Pulire il broccolo, tagliare le cime, lavarle e cuocerle al vapore per 5 minuti circa. In una padella soffriggere le teste dei gamberoni, precedentemente puliti, con il peperoncino e lo spicchio d’aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Schiacciare le teste di tanto in tanto con una forchetta. Sfumare con il succo di limone, togliere le teste e aggiungere i pomodorini tagliati in quattro. Farli appassire, aggiungere i broccoli. Schiacciarli con una forchetta onde creare una salsa, aggiustare di sale. Aggiungere i gamberoni divisi a metà, cuocere per 2 minuti.
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e saltarla nella padella con la salsa.
Impiattare con una spolverata di prezzemolo fresco e le scaglie di Pecorino.
Come vino, lo Chef e Sommelier consiglia uno tra i più grandi spumanti italiani: Franciacorta Brut DOCG Saten. Brindate con queste eleganti bollicine, perfetto coronamento di una serata emozionante!

Alessandro Ricchi



La recensione
Labyrinth - Dove tutto è possibile





Un’avventura fantasy, un percorso di crescita e puro divertimento. Stiamo parlando di Labyrinth – Dove tutto è possibile film del 1986 diretto da Jim Henson, che è stato tra i più famosi burattinai de I Mupetts. Non a caso, in questa avventura, di pupazzi ve ne sono in grande quantità. La storia racconta della quindicenne Sarah e del suo bisogno di estraniarsi dalla realtà, rifugiandosi nella fantasia. Seppur la sua matrigna sia buona, Sarah la mal sopporta e ancora meno non sopporta il piccolo fratellastro Toby. Una sera, mentre gli fa da baby - sitter, scoppia un temporale e Sarah, esasperata dai pianti del pupo, invoca il Re dei Goblin Jareth e gli chiede per far portare via Toby dai suoi scagnozzi. Quando viene realmente rapito, Sarah si ritrova a combattere contro il Re, infatuato di lei, e contro un’orda di strani mostri in un magico e intricato labirinto. Già dalla trama sono evidenti alcuni spunti presi da altre fiabe e romanzi fantastici, come Il mago di Oz e, ovviamente, Alice nel paese delle meraviglie. Dorothy, Alice e Sarah hanno in comune la fuga dalla realtà attraverso la propria fervida immaginazione; tra loro tre c’è chi compie questo passo per necessità e chi viene costretta dalle forze della natura. Nel film mondo reale è un luogo ostile per la protagonista a cui sfugge con la fantasia e attraverso i suoi libri. Il sogno fisico diventa il tramite con cui Sarah compie il viaggio (come anche accade ad Alice e Dorothy) e che diventa non solo un cammino per salvare Toby, ma anche se stessa. Infatti si nota una notevole differenza caratteriale di Sarah tra l’inizio e la fine del film. Il tema della ricerca, sempre presente nei fantasy, qui viene visto come un fattore di crescita e maturazione. Inizialmente, la protagonista è vanitosa, egoista, egocentrica e odia la sua matrigna per il solo piacere di farlo, al contrario della nuova moglie del padre che tenta sinceramente di creare un contatto con lei. Nel corso del viaggio Sarah affronta delle prove, compie atti nobili e trova alleati con cui condividere il viaggio; tutto questo la porterà alla conclusione del film con uno spiccato senso di responsabilità, amore fraterno e sicurezza di se stessa, seppur conservando la purezza che aveva dentro fin dall’inizio. Infatti, il Re dei Goblin Jareth è il simbolo del Male inteso come seduzione e non a caso viene interpretato da una delle icone più sensuali ed affascinanti dell’epoca: la rock star David Bowie. Tra le scene più riuscite del film, c’è quella del ballo in cui Jareth tenta di sedurre Sarah, per convincerla a rimanere nel suo Regno. Sarah è alle strette e all’inizio sembra quasi cedere al corteggiamento del Re, ma alla fine, questo nuovo senso di maturità e il bisogno ritrovato di proteggere Toby le faranno compiere la giusta scelta. Accanto a David Bowie, il cui personaggio di Jareth gli sembra cucito addosso, c’è Jennifer Connelly, che già si era fatta notare in Phenomena di Dario Argento. Nonostante la giovane età, la Connelly dimostra di possedere ottimi doti attoriali, tant’è che dopo Labyrinth comincerà la sua carriera in ascesa che la porterà fino all’Oscar per A beatiful mind, come miglior attrice non protagonista. La colonna sonora contiene sia le ottime canzoni strumentali del compositore Trevor Jones e, ovviamente, cinque canzoni di David Bowie, tra cui è rimasta memorabile Magic Dance. Per la realizzazione della sequenza in cui Bowie canta la canzone nelle vesti del Re, è stato proprio la rock star a fare i piccoli versi del bambino in post – produzione, in quanto il piccolo interprete di Toby rimase muto per tutta la scena. Un piccolo aneddoto finale: le coreografie dei pupazzi, sono state ideate da Gates McFadden, che successivamente interpreterà la Dottoressa Cusher in Star Trek: The next generation. Labyrinth – Dove tutto è possibile, resta una pietra miliare della cinematografia fantasy che i fan di genere non possono lasciarsi sfuggire, come anche gli amanti della Fantasia con al effe maiuscola. Davvero imperdibile!

Elena Mandolini

Buone pappe e buon film!

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