Dopo una lunga assenza, torniamo alla carica con nuove succulente ricette e film accattivanti. Per ricominciare alla grande, abbiamo deciso di parlarvi di Super, un film praticamente sconosciuto, ma molto interessante. La prima volta che Elena lo ha visto ha detto che è stata una gradita sorpresa e che racchiude più tematiche interessanti. Da questo spunto, ho creato un secondo piatto che consiste in fagottini di manzo che rivelano un delizioso e succulento ripieno, proprio come il film. Stay tuned per le prossime serate. Vi aspettano dolci, primi e sempre i nostri amati evergreen della cucina italiana...
La ricetta
Fagottini di manzo con melanzane e scamorza affumicata
INGREDIENTI per 2 persone:
-
8 fettine di carpaccio di manzo;
-
mezza scamorza affumicata;
-
1 melanzana;
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1 spicchio d’aglio;
-
2 peperoncini;
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olio evo, pepe nero macinato, sale, origano, timo, vino
bianco: q.b.
PREPARAZIONE (25 minuti):
Lavare la melanzana, privarla
della buccia e tagliarla a dadini. Cuocerli in una padella con coperchio per 10
minuti c.a. insieme allo spicchio d’aglio, tagliato a metà e privato
dell’anima, l’olio, un peperoncino, origano e un pizzico di sale.
Per ogni fettina di carpaccio: salarla
e peparla su un lato, mettere al centro un cucchiaio abbondante di melanzane e
un po’ di scamorza tagliata a dadini. Chiudere a fagottino aiutandosi con degli
stuzzicadenti.
In una padella scaldare dell’olio
con un peperoncino, mettere i fagottini e sigillarne i 2 lati. Sfumare con il
vino bianco e continuare a cuocere con coperchio per 8 minuti c.a.
Impiattare con una spolverata di
timo.
Frank è un uomo timido e buono,
la cui unica gioia è la bella moglie Sarah. Un giorno, però, la donna cade
nuovamente nel tunnel della droga e lascia Frank per mettersi con Jacques, uno
spacciatore psicopatico. Frank capisce che la deve salvare e che deve ripulire
il mondo da esseri come Jacques. Con l’aiuto di Libby, fanatica dei fumetti,
crea la figura di Saetta Purpurea: un vigilante in calzamaglia e con un
cacciavite come arma.
Il regista e sceneggiatore James
Gunn si è ispirato ai fumetti di Alan Moore unendovi un pizzico dei film di
Martin Scorsese e Quentin Tarantino. Il risultato? Una gradevole e inaspettata
sorpresa. Super è un film che mescola con intelligenza commedia e dramma,
violenza e azione. Un po’ trash quando
occorre, come nelle sequenze delle lotte e della costruzione delle armi che
richiamano il telefilm Batman degli anni ’80,
un po’ lirico nei momenti di pathos. Super tocca più corde emotive e
regala una piacevole sensazione di speranza, che in questo momento storico,
male di certo non fa. Super è la storia del riscatto della mediocrità, dell’esaltazione
del vivere civile dove le regole sono poche e basilari: non si vende droga, non
si molestano i bambini, non si ruba e non si graffiano le automobili. Frank
incarna la bontà e l’ingenuità, come se fosse un bambino lui stesso crede che
basti diventare un vigilante in calzamaglia per cambiare il mondo; ma non basta
colpire la violenza con altra violenza per eliminarla. Frank perde
completamente il senso della realtà: non comprende che compie atti violenti pur
di fermare Jacques. Il film, infatti, mostra cosa accadrebbe se Batman
esistesse sul serio: non troveremmo un ladro imbavagliato e stordito, bensì un
ladro gravemente ferito ed agonizzante sul ciglio della strada.
Super è anche una storia d’amore,
quello con la A
maiuscola. Quasi come se fosse Dante con Beatrice, Frank vede il volto di Sarah
risplendere ed emanare purezza come un angelo; di conseguenza, ai suoi occhi, i
cattivi sono solo dei diavoli malefici. E li vede realmente! Frutto di una
religione che diventa quasi ossessione e fanatismo, assistiamo anche ad una
sorta di catarsi del protagonista, che crede di essere chiamato in missione da
Dio, come una Giovanna D’Arco in versione maschile. Ottima la prova attoriale
di Rainn Wilson, perfetto nel ruolo di Frank, e della giovane Ellen Page (Juno,
Inception) qui interprete di Libby. Bravi nei loro piccoli ruoli anche Kevin
Bacon (Jacques) e Liv Tyler (Sarah)
Provocatorio ed arguto, il film
spiazza coi suoi continui cambi repentini di registro portandoti prima a
ridere, poi a inorridire, a commuoversi ed infine a ridere di nuovo. Persino
romantico quanto basta senza cadere in scontati clichè, Super è alla fine una
lode alla vita, alla bellezza dell’amore, alla gioia che tutte le piccole cose
della nostra quotidianità ci portano ogni giorno.
Da vedere.
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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