Tra poche ore l'Italia di Rugby scenderà in campo ad Ascoli Piceno contro Samoa nel primo Test Match di novembre. Pronti a tifare? Noi siamo talmente pronti che abbiamo deciso di dedicargli un altro post. Alessandro ha ideato, per l'occasione, un piatto davvero squisito: Il Tricolore è servito. Un piatto unico che comprende bocconcini di coniglio conditi col pesto (verde), riso (bianco) e peperoni con pomodori secchi saltati in padella (rosso). Come accompagnamento, da vedere dopo la partita è ovvio, ho deciso di abbinarci un nuovo film carico di azione, avventura, ma anche di sentimenti ed emozioni: Guardiani della Galassia. Non ci resta altro che augurare in bocca al lupo agli azzurri e a voi buon divertimento!
La ricetta
Il Tricolore è servito
INGREDIENTI per 2 persone:
-
400 g c.a.. di coniglio;
-
3 tazzine di riso di grana lunga;
-
1 peperone rosso;
-
1 peperoncino;
-
1 spicchio d’aglio;
-
6 pomodori secchi;
-
2 manciate abbondanti di foglie di basilico,
-
1 manciata di pinoli;
-
1 cucchiaio di parmigiano grattato;
-
1 cucchiaio di pecorino grattato;
-
olio evo, sale,pepe, alloro, rosmarino, vino bianco:
q.b.;
PREPARAZIONE (30 minuti):
Disossare il coniglio, tagliarlo
a pezzi piccoli e farlo macerare con olio, vino bianco, alloro e rosmarino per
un’ora. Nel frattempo pulire il peperone, tagliarlo a striscioline e saltarlo
in padella con l’olio, l’aglio, il peperoncino e i pomodori secchi.
Preparare il pesto frullando con
dell’olio il basilico e i pinoli, aggiungere il parmigiano, il pecorino e un
pizzico di sale.
Saltare il coniglio in una
padella con dell’olio, salare e pepare, sfumare con il vino bianco. Poi cuocere
con coperchio per 5-8 minuti.
Cuocere il riso in abbondante
acqua salata. Scolarlo e lasciarlo raffreddare in una terrina con dell’olio. In
una ciotolina mettere il pesto, aggiungere il coniglio e amalgamare bene.
Impiattare mettendo nell’ordine
il coniglio, il riso e i peperoni.
Alessandro Ricchi
La recensione
Guardiani della Galassia
Siamo
nel 1988. In seguito alla morte della madre, il giovane Peter Quill viene
rapito da un gruppo di pirati spaziali chiamati Ravagers, guidati da Yondu
Udonta. Ventisei anni dopo, sul pianeta Morag, Quill ruba una misteriosa sfera
nascosta in mezzo a delle rovine, ma viene fermato da Korath, un alleato del
feroce estremista Kree Ronan l'Accusatore. Quill riesce a fuggire con la sfera
ma Yondu, venuto a sapere del furto, mette una taglia sulla sua testa, mentre
Ronan manda l'assassina Gamora a recuperare la sfera. Molto
divertente. Un piccolo gioiellino di questo nuovo genere cinematografico: il
cine – comics, ovvero film tratti da fumetti (comics) di successo. Guardiani della Galassia, nato dallo
squadrone della Marvel, era tra i lungometraggi più attesi dell’anno e non ha
tradito le aspettative. Un film irriverente, spiritoso e carico di energia e,
per fortuna, senza i buonismi fastidiosi alla Capitan America. Questo tono
comico, molto insolente a tratti, è la vera anima della storia che rende il
nuovo lavoro del regista James Gunn completamente diverso da tutti gli altri
cine – comics. D’altra parte Gunn ha alle spalle film come Hero Movie e il sorprendente Super
(che guarda caso gioca molto sulla figura dei supereroi calati nel mondo
reale) e le sceneggiature delle due trasposizioni di Scooby – Doo e L’alba dei
morti viventi. Tutti lavori caratterizzati da una forte dose di sarcasmo e
autoironia dei personaggi, nonché da una simpatica bonarietà per nulla
stucchevole: insomma era da tempo il regista designato per questa sgangherata
banda di eroi. In realtà, più che di eroi, potremmo parlare di anti – eroi: non
sono perfetti, ognuno ha un peso sul cuore o sulla coscienza con cui fare i
conti e sono ricercati dalla giustizia. I personaggi sono ottimamente descritti
e, in virtù dei loro difetti, riescono subito a empatizzare col pubblico. Nel
corso di questa avventura adrenalinica e ricca di azione ritroviamo canzoni
evergreen degli anni Ottanta, riferimenti a film cult degli stessi anni
(Indiana Jones nel prologo dei Predatori e simil-Millennium Falcon come un
novello Solo e Groot che ricorda Chewbacca) e, persino, una bella dose di amore
e famiglia, senza sdilinquirsi in inutili sdolcinatezze. Peter, infatti,
capisce che i suoi soci sono diventati la seconda famiglia, nella quale possono
nascere incomprensioni e dispute, ma che possono comunque essere risolte
facilmente restando uniti e volendosi bene. Una morale sempreverde, ma grazie
alla assenza di una estrema visione buonista non infastidisce e, anzi,
arricchisce ancora di più il film. Ovviamente una bella fetta del successo dei
Guardiani è da ricercarsi nei poderosi effetti speciali, che diventano
sorprendenti tra gli sgargianti colori delle Galassie e delle Nebulose; sembra
di stare davvero nel bel mezzo di combattimenti e battaglie stellari. Bravi gli
attori Zoe Saldana (truccata molto in stile Avatar)
e Chris Pratt (Peter); persino l’ex wrestler David Michael Bautista (Drax il
Distruttore) è molto bravo. Peccato che noi italiani non possiamo sapere come
siano andate le performance vocali di Vin Diesel (Groot) e Bradley Cooper
(Rocket), in quanto prestano la voce a due personaggi realizzati completamente
in ICG; per fortuna esistono bravi doppiatori come Massimo Corvo (Vin Diesel) e
Christian Iansante (Braldey Cooper). Guardiani
della Galassia è un film che saprà accontentare tutte le generazioni. Da
vedere.
Elena Mandolini
Buona partita e, ovviamente, buone pappe e buon film!!!!!
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento