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sabato 22 novembre 2014

Serata tipo - Forza azzurri (di Rugby) 4

Continuano i Test Match per l'Italia di Rugby e continuano i nostri post per omaggiare Parisse, Castrogiovanni, Haimona e il resto dei nostri campioni della palla ovale. Oggi giocheranno contro il Sud Africa: una sfida importante e molto difficile. Visti, però, i risultati delle precedenti partite (una vinta e l'altra persa per pochi punti), non possiamo che essere fiduciosi! Per accompagnare la squadra vi proponiamo un dolce americano che abbiamo rivisitato a livello estetico, unendovi la bandiera italiana: eccovi la Italian Cheesecake! Per accompagnare il dolce, dopo aver visto la partita (mi raccomando, eh!), vi consigliamo il distopico Maze Runner - Il labirinto. Un film con un protagonista che, per sopravvivere, deve scattare e correre più veloce dei mostri che lo inseguono; insomma un vero rugbista che vede scattare e raggiungere la meta!


La ricetta
Italian Cheesecake




INGREDIENTI (per 8 persone)
-          400gr di biscotti Digestive (sono i migliori; altrimenti potete utilizzare dei biscotti alla frolla)
-          500gr di Philadelphia light o formaggio cremoso equivalente (anche quello senza lattosio se volete una torta più leggera)
-          350gr di ricotta
-          100gr di zucchero
-          160gr di burro
-          40gr di amido di mais
-          170gr di yogurt greco al limone
-          2 uova intere e 2 tuorli
-          Colorante alimentare color verde: q.b.
-          1 vasetto di marmellata ai frutti di bosco o fragole (l’importante è che sia di colore rosso)

 PREPARAZIONE (circa mezz’ora per la preparazione e 1 ora e 40 di cottura)

Prima di tutto un chiarimento: le dosi per la base sono state raddoppiate, in modo che la parte di colore verde fosse più evidente al taglio della torta; se volete preparare la classica Cheesecake, quindi, usate 80 gr di burro e 200 gr di biscotti. Tritare i biscotti fino a renderli una granella fine (se vi rimangono delle scaglie va bene uguale) e amalgamarli al burro fuso. Unire al composto il colorante alimentare, meglio se in gel, finché non otterrete un verde brillante; se avete difficoltà, potete sciogliere il gel in pochissima acqua calda. Foderate una tortiera col bordo a gancio con della carta da forno; sul fondo mettervi l’impasto ai biscotti, cercando di creare una base compatta e uniforme, aiutandovi con un cucchiaio. Mettere a riposare in frigo per circa una mezz’ora. Intanto preparate la crema. Amalgamate la ricotta e il formaggio, poi unirvi lo zucchero e mescolare finché non otterrete una crema. Aggiungere le uova e i tuorli uno alla volta (non aggiungere il secondo, se il primo non è stato ben assorbito e così via). Infine unirvi lo yogurt e l’amido di mais e amalgamare bene. Versare l’impasto sulla base dei biscotti e livellare bene. Infornare a 180° in forno caldo per circa 1 ora e 40 minuti; comunque fate cuocere finché il composto non risulti compatto (per capirlo scuotete con molta delicatezza la tortiera: se la crema al centro tremola come un budino, non è ancora cotta). Togliere dal forno e lasciare raffreddare. Sfornare e ricoprire la torta, bordi compresi, con la marmellata.

Alessandro Ricchi

La recensione
Maze Runner - Il labirinto




Thomas si risveglia in un ascensore; con lui ci sono dei contenitori con cibo e quant’altro contrassegnati con la dicitura WCKD. Quando l'ascensore raggiunge la cima, la porta si apre sopra di lui e si ritrova davanti un gruppo di ragazzi della sua stessa età. Non si ricorda niente, solo il suo nome di battesimo. Impaurito decide di fuggire, ma si ferma quando si accorge che è in una piccola radura circondata da enormi mura. Il leader del gruppo, Alby e il suo consigliere Newt spiegano la situazione a Thomas. Una volta al mese l'ascensore arriva alla superficie con i rifornimenti e un nuovo ragazzo. Il loro gruppo vive nella cosiddetta radura, circondata da queste mura altissime. Nessuno di loro riesce a ricordare nulla del loro passato o perché sono stati mandati lì e a ogni ragazzo viene dato un lavoro diverso. Alcuni sono costruttori, alcuni si dedicano all’agricoltura e altri sono velocisti e hanno il compito più importante di tutti: devono trovare una via d’uscita mappando il labirinto che circonda la radura. Infatti, tutti i giorni una porta delle alte mura si apre, consentendo ai velocisti di mappare il labirinto che, ogni notte, cambia aspetto. In oltre, i velocisti devono uscire dal labirinto prima che si richiuda, perché di notte escono i Dolenti, strani ragni robotici che uccidono i ragazzi o, peggio ancora, li infettano con strani pungiglioni, facendoli impazzire. Maze Runner – Il labirinto rientra nel filone ya (young adult – giovani adulti) che sta appassionando anche il pubblico più grande; basti pensare al successo di Hunger Games e il riuscitissimo Divergent. Come appeal e suspense, il film di Wes Ball si accosta molto a Divergent, superando di gran lunga i film con Jennifer Lawrence. Questo claustrofobico labirinto, al dire il vero su carta ancora più inquietante, rende questo gruppo di ragazzi isolati esattamente come la piccola popolazione di The Village di Shyamalan e li rende più adulti e obbligati a ricreare una loro società autonoma come nel Il Signore delle mosche, che non è esente da lotte di potere e invidie. L’inizio alla The Saw e questo senso di smarrimento e di ansia accrescono ancora di più quando si cominciano a comprendere le regole di questa Società e i meccanismi del Labirinto, che richiamano alla memoria il portentoso e ansiogeno The Cube, con mura che si muovono e cambiano posizione proprio come nel film del 1997. Insomma tante le citazioni e i rimandi ad altre opere, ma non per questo il film perde di freschezza e, anzi, si resta incollati allo schermo fino al portentoso colpo di scena finale. Buona la colonna sonora che cresce fino a toccare il suo culmine negli ultimi minuti di film. Bravo il giovane Dylan O’Brien (Thomas) e Kaya Scodelario. Se Twilight aveva sdoganato i film tratti da libri urban fantasy per giovani e Hunger Games ha dato una sferzata notevole al genere distopico, allora con Divergent si cresce di tensione e livello, mentre Maze Runner ne è il giusto proseguo. Chissà cosa ci regalerà il prossimo.

Elena Mandolini 

Buone pappe e buon film!

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