L'altra sera due carissimi amici, Emanuele e Ilaria, ci hanno chiesto quale film si abbinasse meglio al dolce che stavano per mangiare. Tra le varie proposte, alla fine, hanno deciso di vedersi un bel film horror, perché, diciamolo, niente è più soddisfacente di spaventarsi con gli occhi e contemporaneamente deliziarsi col palato. Eccovi una serata con Salame dolce e The strangers. Dolce, sangue e paura.. Questa è per voi ragazzi!
La ricetta
Salame dolce
INGREDIENTI per 6 persone:
-
125 g. di zucchero;
-
125 g. di farina;
-
3 uova intere;
-
buccia di un limone grattugiata;
-
1 bustina di lievito per dolci (16 g.);
-
1 bicchiere di arkermes;
-
crema alla nocciola (Quella lì) 400 g.;
-
zucchero a velo (o cacao): q.b.
In alternativa
alla crema di nocciola, si può realizzare una deliziosa farcitura a base di
ricotta con: 500g. di ricotta; 2 cucchiai di zucchero, arkermes, pezzetti di
cioccolato fondente.
PREPARAZIONE
(30 minuti):
Montare le
uova, lo zucchero, la farina, il lievito e la buccia del limone. Imburrare la
teglia da forno e rovesciarci sopra l’impasto. Cuocere in forno caldo e
ventilato a 180° per circa 10 minuti. Attenzione alla consistenza: il pan di
spagna deve rimanere morbido.
Togliere dal
forno, poggiare su di un panno umido, bagnare con l’arkermes, stendere sopra la
crema alla nocciola (o diversa farcitura, con gli ingredienti sopra indicati e
amalgamati per creare una crema soffice). Arrotolare velocemente, spolverare
con lo zucchero a velo (o con il cacao). Far riposare in frigo. Tagliare il
rotolo a fette quando è freddo.
Alessandro Ricchi
La recensione
The strangers
Alessandro Ricchi
La recensione
The strangers
James e Kristen sono una giovane coppia che si vede costretta a passare la notte nell'isolata casa di campagna di lui. La tensione tra i due, nata dal rifiuto di Kristen di sposarlo, sfocia in un grave litigio che spinge James a chiamare un amico per farsi venire a prendere. Poco dopo bussano alla porta, ma non è affatto l'amico di James..
Bryan Bertino ha scelto, come
base della sua opera prima, di raccontare un fatto di sangue realmente accaduto
nel 2005. Niente torture alla Saw o
alla Hostel, qui la suspence è data
dall’inconsapevolezza di quello che sta per accadere. La tensione che si
avverte ricorda Hitchcock: il gioco delle porte chiuse e del chissà che cosa
possano nascondere dietro. Elemento acuito dalle maschere dei tre maniaci (una
è simile a quella di The orphanage),
i cui volti verranno mostrati solo ai due malcapitati e mai al pubblico che li
scorge solo in lontananza. La suspence viene rimpolpata anche dalla scelta, ben
meditata, di non far prevalere la solita musica da thriller, lasciando amplio
spazio ai rumori provocati dagli “strangers” per spaventare la giovane coppia.
Interessante, poi, il contrasto di alcune musiche allegre diegetiche (dal giradischi
in scena), in contrasto con la suspence e la paura derivante dalla certezza che
sta per accadere qualcosa di tragico, che rende quelle scene ancora più
inquietanti.
La struttura del film è composta da
un lungo flashback, racchiuso dalla scoperta da parte dei bambini della strage
appena conclusasi; al suo interno, poi, si sviluppano altri piccoli flashback
che raccontano il perché della tensione fra i due innamorati. Il film si apre
con una breve didascalia introduttiva, dove veniamo avvertiti che quello che
stiamo per vedere altro non è che una storia vera, di cui il male e l’orrore
vanno ben oltre l’immaginabile. Facile capire la citazione per gli amanti del
genere (Non aprite quella porta di
Tobe Hooper). Il finale ci lascia con un bel colpo di scena assolutamente
inaspettato, che potrebbe essere lo spunto per un papabile seguito. Finale un
po’ controcorrente se si pensa al precedente Them (2006), a cui il film di Bertino è stato molte volte paragonato
o considerato un possibile remake, dove la
giovane coppia viene uccisa, ma la tensione non regge. In entrambi vi sono
ragazzi che si divertono a torturare per noia o per gioco o perché
semplicemente c’è qualcuno in casa; si pensi anche ai capolavori Funny Games (1997) e Arancia Meccanica (1971),
che ancora non hanno trovato una storia che li abbia surclassati.
The strangers, resta comunque un film di tensione, sulla tensione, ben
girato e che regala la giusta dose di adrenalina, senza scene splatter: sicuramente
più adatto ai palati fini. Brava Liv Tyler.
Elena Mandolini
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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