Continuiamo la fortunata serie dei piatti Evergreen della nostra tavola. Dopo un secondo e un primo, abbiamo deciso di puntare su di un altro primo piatto che viene apprezzato anche da chi non ama osare in cucina. Stiamo parlando degli Spaghetti con il tonno, veloci da preparare e sempre deliziosi da gustare. Per accompagnare un tale mastodonte della gastronomia italiana, non potevamo che abbinarci un gigante del cinema: Godzilla. La recente versione di Gareth Edwards è davvero entusiasmante e imperdibile come, del resto, il piatto da noi suggeritovi. Enjoy!
La ricetta
Spaghetti con il tonno
INGREDIENTI 4 persone:
-
400 g. di spaghetti;
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6 filetti di alici sott’olio;
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16 pomodorini Pachino;
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200 g. di tonno sott’olio;
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3 spicchi d’aglio
-
2 peperoncini;
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olio evo, sale, origano: q.b.
PREPARAZIONE (15 minuti):
Fare un soffritto con l’olio, i
peperoncini, gli spicchi d’aglio tagliati a metà e privati dell’anima e le
alici sminuzzate. Aggiungere il tonno, far insaporire per pochi secondi.
Aggiungere i pomodorini tagliati in quarti e dell’origano, cuocere con
coperchio per 10 minuti. Aggiungere sale se necessario.
Far bollire in abbondante acqua
salata gli spaghetti. Scolare la pasta al dente e mantecarla in padella
aiutandosi con acqua di cottura.
Impiattare con una faglia di
basilico e una spolverata di origano.
Alessandro Ricchi
La recensione
Godzilla
Apocalittico.
Adrenalinico. Divertente. Il Godzilla di
Gareth Edwards è mastodontico e non solo a livello di grandezza del mostro, ma
per la corposità della storia e per le sorprendenti sequenze di lotta tra i
M.U.T.O. e Godzilla. Un film spettacolare che coinvolge non solo gli amanti dei
film d’azione, ma anche quelli più romantici grazie alla storia di Joe e della
sua famiglia. Riprendendo un vecchio adagio greco in cui si afferma che le
colpe dei padri ricadono sui figli, allo stesso modo Ford si carica del peso
del padre nel momento della sua morte. Infatti, fa sua la crociata contro i
M.U.T.O. e lotta per la sopravvivenza della sua famiglia, proprio come Joe
cercò di salvare la sua amata moglie. Interessante anche l’idea di svecchiare
la figura del mostro distruggi – città, in favore di un Kaijū preistorico che
diviene un eroe applaudito. Da incompreso e minacciato, Godzilla passa a
osannato e acclamato, proprio come ultimamente accade nei comics movie con gli
eroi mascherati, che alla fine del film diventano i paladini della giustizia e
della città in cui vivono. Senza dimenticare che se analizziamo la figura dei
M.U.T.O., anch’essi non risultano malvagi: il loro obiettivo è semplicemente
riprodursi e salvaguardare i loro cuccioli. Invero è l’uomo a essere di troppo
e a intralciare la natura di queste gigantesche creature e il loro percorso di
vita. Altro punto interessante è il collegamento tra Ford e Godzilla: entrambi
lottano e hanno attimi di cedimento negli stessi momenti. Per acuire questo
fattore, c’è una scena precisa in cui gli occhi del Kaijū incontrano quelli di
Ford prima che il gigante si accasci sotto gli artigli della femmina M.U.T.O e
in quel preciso istante uomo e creatura si comprendono e capiscono le debolezze
di entrambe le specie. Sequenza ben riuscita davvero e, sicuramente, l’abile
uso della computer graphic che ha donato al muso di Godzilla espressioni
antropomorfe, contribuisce ancora di più a rendere questo mostro molto più
umano dei suoi predecessori su grande schermo. Molto idonea, infine, la scelta
di utilizzare poche musiche all’interno della colonna sonora, a vantaggio dei
rumori, dei ruggiti e dei suoni prodotti dai mostri. Idea molto azzeccata
soprattutto nelle sequenze di lotta e nella spettacolare discesa di Ford e dei
paracadutisti dall’aereo verso terra, passando tra i Kaijū in lotta: solo il
rumore del vento sferzante, il respiro di Ford e il battito del suo cuore.
Altrettanto bene sono realizzati i Kaijū: molto realistici e spettacolari. E,
visto il finale aperto, c’è da scommettersi che ci sarà un secondo Godzilla che
combatterà con un mostro altrettanto famoso e di cui non vi è stata traccia in
questo film. Sicuramente da vedere per gli amanti dell’action intelligente.
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1 commento:
Ottimo. Aggiungerei nel soffritto due zucchine tagliate a fini rondelle per apportare fibra vegetale, quindi abbassare l'indice glicemico, diventando cosi' un piatto anche dimagrante.Libro:L'IDEA DEL VIVERE BENE E PIU' A LUNGO
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