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martedì 18 marzo 2014

Serata tipo - Amici sul divano con street food

Una cena veloce con gli amici. Birra e quel cibo deliziosamente ipercalorico e che ci farà salire il colesterolo nel sangue. Quando ci vuole, ci vuole: ogni tanto si può sgarrare. Per la goduria del nostro palato, eccovi una mia creazione: il FaKebab, un finto kebab, che nasconde i wurstel. Giocando con il concetto che "niente è quello che sembra", ci abbiamo abbinato un film sui misteri e sul doppio gioco paranormale, ovvero l'elegante 1921 - Il mistero di Rookford. Un piccolo accorgimento: questo piatto si può adattare per i vegetariani, utilizzando dei wurstel vegetali, al posto di quelli di carne.


La ricetta
FaKebab




INGREDIENTI per 2 persone:

-          2 sfoglie di pane azzimo morbido biologico;
-          4 wurstel di suino (o 4 wurstel vegetali);
-          8 fettine sottili di Emmental;
-          4 foglie di cavolo rosso;
-          4 foglie di cavolo bianco;
-          1 cucchiaino di senape;
-          4 cucchiai di maionese.


PREPARAZIONE (15 minuti):

Pulire e tagliare le foglie di cavolo prima a striscioline e poi a quadratini, unirle alla senape e alla maionese e impastare con un cucchiaio formando un’insalata di cavoli. Scaldare su un padella antiaderente le foglie di pane azzimo su entrambi i lati. Nel frattempo cuocere i wurstel divisi a metà su una piastra su entrambi i lati, aggiungere l’emmental, farlo sciogliere.
Prendere una sfoglia di pane azzimo, arrotolarla come una cornucopia rivestendola di alluminio per alimenti. Riempire ciascuna cornucopia con l’insalata di cavoli e 2 wurstel.
Esistono tanti tipi di wurstel, ottimi sono anche quelli misti di vitello e suino.
Per i vegetariani si possono sostituire i wurstel di suino con quelli vegetali.

Alessandro Ricchi


La recensione
1921 - Il mistero di Rookford








Inghilterra del XX secolo. La guerra e le malattie hanno fatto molte vittime. In tutte le famiglie c’è un genitore, una moglie, un figlio che piange la perdita di una persona amata. I fantasmi diventano, così, un’esigenza in cui credere, con cui entrare in contatto per dare pace a se stessi più che al defunto. Molti, però, sono i profittatori che speculano sul dolore degli altri, travestendosi da medium e utilizzando trucchi di quart’ordine. In questo frangente, la scrittrice Florence Cathcart aiuta Scotland Yard nello smascherare tutti i falsi medium, utilizzando un metodo scientifico e razionale. Tuttavia, quando viene chiamata a visitare Rookford, un collegio maschile situato nella campagna, per indagare sulle presunte apparizioni di un fantasma di un bambino, Florence metterà in discussione tutte le sue teorie. Diretto da Nick Murphy e scritto assieme a Stephen Volk 1921 Il mistero di Rookford è un horror che non mostra scene di sangue ma gioca egregiamente sull’aspetto psicologico dei personaggi, sui loro passati tormentati e sulle inquietudini quotidiane. La solitudine, in primis, nasce e si sviluppa all’interno della trama attaccandosi come una sanguisuga ad ogni singolo personaggio. Perché sia la protagonista, che i personaggi secondari, sono soprattutto anime sole che combattono tormenti e fantasmi inconsci. Come a simboleggiare questa lotta interiore, l’intero film si svolge dentro il collegio maschile, dove Florence si muove come fosse lei stessa un fantasma a cui sfuggire. Giochi di luce e ombra, rumori improvvisi e poltergeist sfuggenti, immergono la protagonista in un’atmosfera rarefatta e surreale. Le scene sono come fotografate per enfatizzare la sensazione di ritrovarsi in una “vecchia immagine di altri tempi”. Il tutto sorretto da una buona sceneggiatura nella quale è ben chiaro l’obiettivo che ci porterà da un finale aperto a qualsiasi soluzione, grazie anche a un logico lavoro di montaggio. Il film, dunque, regge abbastanza bene, anche se nell’ultima parte gli eventi si rincorrono perdendo un po’ di aderenza anche per l’esigenza di chiudere una storia che aveva forse aperto troppi fronti narrativi. Nonostante gli ottimi propositi e la bella ambientazione, il film stenta a raccontare in modo convincente i misteri dell’anima della protagonista, interpretata dall’intensa e sofisticata Rebecca Hall (The Prestige, Vicky Cristina Barcellona). Florence Cathcart conquista fin dalle prime immagini: una femminista, una donna moderna e intelligente, che viene etichettata in più di un’occasione nel film come “la donna istruita da cui guardarsi”. Sostanzialmente 1921 Il mistero di Rookford ha l’ambizione di raccontare una ghost story che ripercorra l’insegnamento del grande maestro Alfred Hitchcock: la paura è una porta chiusa. Chissà quanti avrebbero il coraggio di aprirla e vedere cosa nasconde.

Elena Mandolini

Buone pappe e buon film!

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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