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domenica 2 marzo 2014

Serata tipo - E che muffins siano!

Pioggia, vento e intemperie. Ma non sarebbe meglio starsene a casa? Magari gustandosi una ghiottoneria e guardando un film d'animazione dalle forti tinte horror. Se è questa la vostra idea, allora è il post giusto per voi! Sta sera vi proponiamo i Muffins di Claudia, in onore alla golosa cugina che non ha potuto ancora assaporarli dal vivo, accompagnati da ParaNorman, lungometraggio della Universal Pictures adatto soprattutto agli adulti.


La ricetta
Muffins di Claudia





INGREDIENTI per 8 muffins:

-         125 g. di farina 00;
-         1 uovo;
-         70 ml. di latte;
-         90 g. di zucchero;
-         mezzo vasetto di yogurt magro intero;
-         1 cucchiaino di miele;
-         35 g. di burro;
-         mezza bustina di lievito per dolci;
-         sale;
-         confetture di 4 gusti diversi (per es. albicocca, arance amare; frutti di bosco; fragola);
-         Gherigli di noce.


PREPARAZIONE ( 40 minuti)

In una ciotola setacciare insieme la farina con il lievito, aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale. In un’altra ciotola unire il burro fuso, l’uovo sbattuto, il latte, il miele e lo yogurt e amalgamare con un mestolo di legno. Unire questo composto liquido a quello secco un poco alla volta e girare dal basso verso l’alto molto delicatamente. Infine, continuare a girare finché il composto non risulta denso e cremoso. Versare il tutto nei pirottini per muffin fino a circa la metà della loro capienza. Cuocere in forno caldo e ventilato a 180° per circa 25 minuti, sfornare e lasciare raffreddare. Una volta raffreddati fare dei forellini al centro dei muffin e mettervi al loro interno un cucchiaino delle vostre marmellate preferite. Finite la guarnizione con un gheriglio di noce e una spolverata di zucchero a velo.

Alessandro Ricchi


La recensione
ParaNorman




Norman è un bambino intelligente e introverso. Vive nella piccola cittadina Blithe Hollow, che durante l’inquisizione è stata teatro di molte impiccagioni di presunte streghe e che sfrutta questo passato per attirare turisti da tutto il mondo. Norman ha un dono che è anche la sua maledizione: vede e parla coi morti. Proprio tutti i morti, anche cani e gatti.  Nessuno, però, gli crede. Tutti i suoi compagni lo considerano strano, da evitare. Un mostro. Il prossimo pazzo del paese. Persino suo padre ha paura di lui e la sorella maggiore Courtney lo bistratta continuamente.  Le uniche due persone (vive) che riescono a comunicare con lui sono la madre e il compagno di scuola Neil.  Tuttavia, molto presto Norman avrà la sua occasione di riscatto. Perché, durante l’anniversario dell’impiccagione della strega più potente di Blithe Hollow, la città cadrà preda di zombie e magia nera e Norman sarà colui che…Una vera e propria sorpresa! ParaNorman è un film d’animazione fresco e divertente, che tocca i toni dell’horror, del dramma e della commedia.  Il neoregista Chris Butler, storyborder, e l’esperto filmaker Sam Fell (Giù per il tubo; Le avventure del topino Despereaux) sfruttano una sceneggiatura ben costruita e incalzante, che segue alla perfezione i canoni stilistici dell’horror classico: prologo; una prima parte introduttiva (in cui conosciamo il mondo di Norman); il corpus centrale coi colpi di scena; la battaglia finale e l’epilogo. Proprio grazie a questa struttura il film è contemporaneamente parodia e dramma. I luoghi più comuni dell’horror sono qui ripresi e riadattati per le scene più irriverenti, come anche i personaggi più stereotipati, che diventano simpaticissime macchiette cui è impossibile non affezionarsi (attenzione ai divertenti dialoghi fra Courtney e il fratello maggiore di Neil). Nel film ritroviamo anche le tipologie di mostro più care al cinema hollywoodiano: zombie, fantasmi e streghe. Insomma c’è n’è per tutti i gusti.  Il dramma, evidente fin dall’inizio del film, prende sempre più il sopravvento man mano che la storia evolve, fino a toccare il picco nella battaglia finale, ottimamente costruita e di grande effetto. Tutti i personaggi sono delineati talmente bene in ogni loro sfumatura caratteriale, da risultare quasi persone in carne e ossa; primo su tutti il protagonista. Norman è un bambino, con tutti i problemi della sua età, ma anche un adulto che deve fronteggiare la paura, la diffidenza e l’odio dei suoi coetanei e persino degli adulti. Occhio dolce ma riflessivo, questo piccolo protagonista conquista subito grazie alla sua visione della vita. Giocoforza l’uso della tecnica stop-motion, che accentua le espressività di Norman e company e i singoli dettagli delle ambientazioni, con tecnica davvero sopraffina. ParaNorman non è solo un film d’animazione, ma anche, e soprattutto, un film sulla paura della diversità e del diverso. Ciò che è sconosciuto è incompreso, quindi considerato pericoloso, poi da eliminare. Questa dura lezione Norman, e chi è come lui, la impara a grave spese: con l’isolamento, la derisione e, nel peggiore dei casi, l’eccidio. Basta aprire qualsiasi libro di storia per capire che l’esistenza dell’uomo ne è pregna. Proprio per questo, ParaNorman è indirizzato ai bambini, che comunque dovrebbero vederlo accompagnati dai genitori, ma soprattutto agli adulti. Chiude il cerchio la bella colonna sonora composta da Jon Brion (Magnolia; Se mi lasci ti cancello). I veri cinefili, infine, avranno anche il divertimento di ricercare le diverse citazioni cinematografiche sparse nel film. Con ParaNorman la Universal Pictures per il suo centenario mira il colpo e fa centro.

Elena Mandolini


Buone pappe e buon film!


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