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giovedì 17 aprile 2014

Serata tipo - Per gli amici che se ne vanno... e che magari poi tornano!

Scusate i convenevoli, ma questo post è un po particolare. Un abbraccio e un in bocca al lupo ai nostri amici Barbara e Giuseppe che torneranno a vivere in Puglia. A loro è dedicata questa serata tipo con una ricetta realizzata grazie a un loro piccolo regalo: un misto di pasta fresca tipica pugliese. Per cui, Alessandro, ha pensato a creare Mix Puglia con pesto di zucchine e salsicce. Come film, abbiamo deciso di abbinarci Tutto sua madre, una commedia brillante, spiritosa e intelligente, proprio come sono Barbara e Giuseppe. Bacioni romani!


La ricetta
Mix Puglia con pesto di zucchine e salsicce




INGREDIENTI per 2 persone:

-          250 g. di pasta fresca pugliese mista (orecchiette e cavatelli o strascinati);
-          2 salsicce di suino grandi;
-          3 zucchine;
-          1 manciata di foglie di basilico;
-          1 ciuffo di prezzemolo;
-          1 peperoncino;
-          6 foglie di menta;
-          20 g. di pinoli;
-          olio evo, sale, pecorino, vino bianco: q.b.


PREPARAZIONE  (25 minuti):

Mettere in un mixer le zucchine pulite e tagliate a dadini, i pinoli, il peperoncino, il basilico, il prezzemolo e la menta precedentemente puliti. Aggiungere l’olio e il sale e frullare il tutto.
Spostare il pesto in una padella e scaldarlo dolcemente. Contemporaneamente cuocere in un padellino le salsicce tagliate a pezzi e private della pelle, sfumare con vino bianco. Spostare le salsicce nella padella con il pesto e amalgamare il tutto.
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta fresca, scolarla al dente e mantecarla nella padella con la salsa intervallando acqua di cottura e pecorino.
Impiattare con una spolverata di pecorino.

 Alessandro Ricchi


La recensione
Tutto sua madre




Questa è la storia di Guillaume, un ragazzo di una facoltosa famiglia francese. Terzo di tre fratelli, adora e ammira sua madre e la imita in tutto e per tutto. Spesso vive persino dialoghi immaginari a due con lei, nel corso delle situazioni più difficili. Questa sua devozione viene scambiata da tutta la sua famiglia, soprattutto dal padre, come segno di una sua omosessualità. Persino Guillaume arriva a credersi una donna, alimentando la convinzione di amici e parenti. Scoppiettante, esilarante e geniale. Tutto sua madre è l’esordio cinematografico dell’attore teatrale Guillaume Gallienne. Una sceneggiatura frizzante che non annoia mai, che fa ridere di cuore, sorridere e persino commuovere senza mai forzare la mano sulle situazioni. Viene subito da pensare che in Italia avrebbero realizzato un film volgare che avrebbe infastidito tutti gli omosessuali presenti in sala, ma Gallienne ha una grazia, sia nella regia che nello script, grazie alla quale conquista fin dai primi minuti della storia. Nel corso del film ritroviamo persino attimi di metateatro e metacinema che si intrecciano in un gioco di rimandi tra realtà e finzione che giunge sempre nei giusti momenti narrativi. La storia di Guillaume è, purtroppo, molto attuale. L’omosessualità viene derisa, presa in giro e, sempre più spesso, fonte di omofobia che sfocia nella violenza. Per sua sfortuna, Guillaume conosce tutto questo dentro e fuori la casa. Il colpo di scena finale che vede scomparire l’omosessualità in favore di una eterosessualità colpisce non solo il protagonista, ma anche il pubblico. Il messaggio è: non è detto che un uomo che ami l’arte e ammiri le donne, ma disprezzi lo sport, debba essere necessariamente gay. L’elemento che più colpisce è il risvolto dato dal personaggio della madre di Guillaume: era lei che ha sempre voluto che il figlio fosse gay, perché ha sempre desiderato una figlia femmina e non voleva avere rivali nel cuore del suo adorato figlio. Tutto questo è al servizio di un istrionico artista che interpreta sia se stesso che la madre ed è davvero credibile in entrambe le parti. Da vedere assolutamente.

Elena Mandolini


Buone pappe e buon film!

©RIPRODUZIONE RISERVATA


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