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martedì 22 aprile 2014

Serata tipo - Vega chiama!

Giochiamo con le parole! Alessandro ha ideato una sfiziosa ricetta per i vegani, i vegetariani e gli intolleranti al lattosio: gli Struffoli Vegani. Una ricetta venuta direttamente da un'altro pianeta, Vega appunto, che soddisferà anche i palati più esigenti in materia di verdure e affini. Per una ricetta interplanetaria, non potevamo che abbinarci L'uomo d'acciaio, alias Superman. Enjoy!


La ricetta
Struffoli Vegani




INGREDIENTI per 4 persone:

-          125 g. di tofu;
-          1 carota grande;
-          1 zucchina grande;
-          1 patata grande;
-          25 g. di pistacchi sgusciati;
-          250 g. di fagioli cannellini (o mezzo broccolo romanesco);
-          1 bicchiere di latte di soia;
-          5 foglie di alloro;
-          200 g. di pangrattato;
-          olio evo, sale, pepe nero, pepe rosa in grani, paprika forte, salvia, origano, erba cipollina, curry: q.b.


PREPARAZIONE (25 minuti):

Pulire e tagliare a dadini la carota, la zucchina e la patata; cuocere il tutto al vapore per 10 minuti. In un’insalatiera mettere i dadini di verdure, il tofu precedentemente grattato, i pistacchi tritati, le foglie di alloro tritate, il sale e tutte le spezie ad eccezione del pepe rosa in grani. Schiacciare con una forchetta poi continuare a lavorare il composto con le mani.
Creare delle polpette di diverse dimensioni e passarle bene nel pangrattato. Cuocere in forno caldo a 200° per 10 minuti. Nel frattempo creare una crema di fagioli frullandoli con il latte di soia, un pizzico di sale e di pepe nero. Si possono sostituire i fagioli con del broccolo cotto al vapore.
Impiattare disponendo un letto di crema di fagioli, le polpette in senso verticale dalle più grandi alle più piccole. Ricoprire il tutto con altra crema di fagioli e il pepe rosa in grani.

Alessandro Ricchi


La recensione
L'uomo d'acciaio





Sul pianeta Krypton il neonato Kal, figlio dello scienziato Jor-El e di sua moglie Lara Lor-Van, è il primo bambino concepito tramite parto naturale dopo millenni di manipolazioni genetiche. Per salvarlo da un imminente catastrofe naturale che sta distruggendo il pianeta, i genitori decidono di andare contro le leggi del loro popolo lo fanno fuggire in una navicella di salvataggio che lo porterà sulla Terra. Intanto, il generale Zod, leader militare ed esaltato patriota, tenta un colpo di stato nella convinzione di salvare il pianeta dalla rovina grazie ai codici genetici della stirpe kryptoniana. Zod viene fermato proprio da Jor-El, che ha precedentemente trafugato i codici e li ha nascosti nella capsula assieme al figlio. La navetta di Kal-El riesce a prendere il volo appena in tempo e Zod, preso dall’ira, uccide Jor – El. Il consiglio kryptoniano arresta il generale rinnegato e i suoi sottoposti e li condanna all'esilio nella Zona Fantasma. Lara ha a malapena pochi minuti piange suo marito mentre osserva l'autodistruzione del suo amato pianeta. La navicella atterra in una cittadina del Kansas, dove il piccolo Kal-El viene trovato da una coppia di contadini,Jonathan e Martha Kent, che decidono di crescerlo come loro figlio e lo chiamano Clark…
Dopo sette anni dal flop di Bryan Singer, Superman Returns, la Warner cerca di riportare in auge il supereroe più famoso dell'universo fumettistico. Con Zack Snyder alla regia, David S. Goyer alla sceneggiatura e Christopher Nolan in veste di co-produttore, L'uomo d'acciaio nasce con la velleità di ridare dignità aurorale e maturità artistica all'universo di Superman. Due sono gli aspetti evidenti fin dalla prima sequenza del film: spettacolarità ed epica. Lo script, infatti, è costruito come se fossimo davanti ad un film drammatico pieno di flashback del protagonista che servono ad approfondirne la psicologia.Altro aspetto interessante è, non a caso, l'approfondimento psicologico dei personaggi, come già Nolan aveva effettuato per la sua trilogia dedicata a Batman. Pur essendo davvero spettacolari le sequenze dei combattimenti e l’originale e tecnologico pianeta Krypton, i momenti migliori sono quelli in cui il film analizza il passato e il tormento di Kal – El, alias Clark Kent. Ben riuscite, in tal senso, le due figure paterne che influenzano scelte e carattere del protagonista. Pa Kent, che purtroppo muore troppo presto, è interpretato da un Kevin Costner, davvero in parte e che riesce a commuovere. Lo stesso dicasi per il convincente Russell Crowe nelle vesti di Jor-El. L’infanzia tormentata di Clark Kent, i suoi problemi legati all’isolamento al sentirsi diverso dagli altri, sono il vero fulcro del film, ciò che poi giustifica maggiormente la sua scelta di diventare il difensore dell’umanità. Come già era stato per il Batman e il Joker di Nolan, anche questo Superman abbandona l’aspetto fumettistico, per regalarci una figura più umana, più vulnerabile e più profonda rispetto all’eroe a cui ci eravamo abituati. Buona la prova attoriale di Henry Cavill, che assomiglia molto allo scomparso Christopher Reeve, il quale vestì i panni del primo Clark Kent cinematografico, seppur un po’ insicuro in alcune scene. Amy Adams è una dolcissima e caparbia Lois Lane che riesce ad oscurare gli altri attori sul set, soprattutto Michael Shannon (Zod) e Laurence Fishburne (Perry White). Come sempre meravigliosa è la colonna sonora del premio Oscar Hans Zimmer, che già aveva collaborato con Nolan per la trilogia di Batman. Le aspettative verso questo film erano davvero tante e, per fortuna, sono state ben ripagate.
Elena Mandolini


Buone pappe e buon film!

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