Giochiamo con le parole! Alessandro ha ideato una sfiziosa ricetta per i vegani, i vegetariani e gli intolleranti al lattosio: gli Struffoli Vegani. Una ricetta venuta direttamente da un'altro pianeta, Vega appunto, che soddisferà anche i palati più esigenti in materia di verdure e affini. Per una ricetta interplanetaria, non potevamo che abbinarci L'uomo d'acciaio, alias Superman. Enjoy!
La ricetta
Struffoli Vegani
INGREDIENTI per 4 persone:
-
125 g. di tofu;
-
1 carota grande;
-
1 zucchina grande;
-
1 patata grande;
-
25 g. di pistacchi sgusciati;
-
250 g. di fagioli cannellini (o mezzo broccolo
romanesco);
-
1 bicchiere di latte di soia;
-
5 foglie di alloro;
-
200 g. di pangrattato;
-
olio evo, sale, pepe nero, pepe rosa in grani, paprika
forte, salvia, origano, erba cipollina, curry: q.b.
PREPARAZIONE (25 minuti):
Pulire e tagliare a dadini la
carota, la zucchina e la patata; cuocere il tutto al vapore per 10 minuti. In
un’insalatiera mettere i dadini di verdure, il tofu precedentemente grattato, i
pistacchi tritati, le foglie di alloro tritate, il sale e tutte le spezie ad
eccezione del pepe rosa in grani. Schiacciare con una forchetta poi continuare
a lavorare il composto con le mani.
Creare delle polpette di diverse
dimensioni e passarle bene nel pangrattato. Cuocere in forno caldo a 200° per
10 minuti. Nel frattempo creare una crema di fagioli frullandoli con il latte
di soia, un pizzico di sale e di pepe nero. Si possono sostituire i fagioli con
del broccolo cotto al vapore.
Impiattare disponendo un letto di
crema di fagioli, le polpette in senso verticale dalle più grandi alle più
piccole. Ricoprire il tutto con altra crema di fagioli e il pepe rosa in grani.
Alessandro Ricchi
La recensione
L'uomo d'acciaio
Sul pianeta Krypton il neonato Kal, figlio dello scienziato Jor-El e di sua moglie Lara Lor-Van, è il primo bambino concepito
tramite parto naturale dopo millenni di manipolazioni genetiche. Per salvarlo
da un imminente catastrofe naturale che sta distruggendo il pianeta, i genitori
decidono di andare contro le leggi del loro popolo lo fanno fuggire in una
navicella di salvataggio che lo porterà sulla Terra. Intanto, il generale Zod, leader militare ed
esaltato patriota, tenta un colpo di stato nella convinzione di salvare il
pianeta dalla rovina grazie ai codici genetici della stirpe kryptoniana. Zod
viene fermato proprio da Jor-El, che ha precedentemente trafugato i codici e li
ha nascosti nella capsula assieme al figlio. La navetta di Kal-El riesce a
prendere il volo appena in tempo e Zod, preso dall’ira, uccide Jor – El. Il
consiglio kryptoniano arresta il generale rinnegato e i suoi sottoposti e li
condanna all'esilio nella Zona Fantasma. Lara ha a malapena pochi minuti piange
suo marito mentre osserva l'autodistruzione del suo amato pianeta. La navicella
atterra in una cittadina del
Kansas, dove il piccolo Kal-El viene trovato da una coppia di
contadini,Jonathan e Martha Kent, che decidono di crescerlo
come loro figlio e lo chiamano Clark…
Dopo
sette anni dal flop di Bryan Singer, Superman Returns, la Warner
cerca di riportare in auge il supereroe più famoso dell'universo fumettistico.
Con Zack Snyder alla regia, David
S. Goyer alla
sceneggiatura e Christopher Nolan in veste di co-produttore, L'uomo d'acciaio nasce con la velleità di ridare
dignità aurorale e maturità artistica all'universo di Superman. Due sono gli
aspetti evidenti fin dalla prima sequenza del film: spettacolarità ed epica. Lo
script, infatti, è costruito come se fossimo davanti ad un film drammatico
pieno di flashback del protagonista che servono ad approfondirne la psicologia.Altro
aspetto interessante è, non a caso, l'approfondimento psicologico dei
personaggi, come già Nolan aveva effettuato per la sua trilogia dedicata a
Batman. Pur essendo davvero spettacolari le sequenze dei combattimenti e
l’originale e tecnologico pianeta Krypton, i momenti migliori sono quelli in
cui il film analizza il passato e il tormento di Kal – El, alias Clark Kent.
Ben riuscite, in tal senso, le due figure paterne che influenzano scelte e
carattere del protagonista. Pa Kent, che purtroppo muore troppo presto, è
interpretato da un Kevin Costner, davvero in parte e che riesce a
commuovere. Lo stesso dicasi per il convincente Russell
Crowe nelle vesti di
Jor-El. L’infanzia tormentata di Clark Kent, i suoi
problemi legati all’isolamento al sentirsi diverso dagli altri, sono il vero
fulcro del film, ciò che poi giustifica maggiormente la sua scelta di diventare
il difensore dell’umanità. Come già era stato per il Batman e il Joker di
Nolan, anche questo Superman abbandona l’aspetto fumettistico, per regalarci
una figura più umana, più vulnerabile e più profonda rispetto all’eroe a cui ci
eravamo abituati. Buona la prova attoriale di Henry Cavill, che assomiglia
molto allo scomparso Christopher Reeve, il quale vestì i panni del primo Clark
Kent cinematografico, seppur un po’ insicuro in alcune scene. Amy Adams è una
dolcissima e caparbia Lois Lane che riesce ad oscurare gli altri attori sul
set, soprattutto Michael Shannon (Zod) e Laurence Fishburne (Perry White). Come
sempre meravigliosa è la colonna sonora del premio Oscar Hans Zimmer, che già
aveva collaborato con Nolan per la trilogia di Batman. Le aspettative
verso questo film erano davvero tante e, per fortuna, sono state ben ripagate.
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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