Stavamo pensando che ci sono diverse occasioni speciali, magari legate ad annunci ufficiali, in cui si ha voglia di stupire con semplicità. Che siano amici, il proprio partner, oppure i parenti, ogni tanto è bello far emozionare a tavola. Per questo, vi proponiamo un classico della cucina italiana: il Risotto ai carciofi. Un piatto che viene persino servito nelle cene internazionali con diplomatici e rappresentanti di governi, che apprezzano ogni volta la bontà della cucina nostrana. A seguire un film elegante nei colori e nei costumi: Il grande e potente Oz.
La ricetta
Risotto ai carciofi
Risotto ai carciofi
INGREDIENTI per 2 persone:
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3 tazzine colme di riso arborio;
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2 carciofi romaneschi;
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1 spicchio d’aglio;
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1 peperoncino;
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1 fettina sottile di guanciale;
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800 ml. d’acqua;
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1 carota;
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1 costa di sedano;
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1 cipolla;
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4 pomodorini pachino;
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olio evo, paprika, mentuccia, pecorino romano, latte,
sale: q.b.;
PREPARAZIONE (40 minuti):
Pulire i carciofi, inserire
alcune foglie di mentuccia al loro interno, salarli; cuocerli in una casseruola
con l’aglio diviso a metà e privato dell’anima, l’olio e il peperoncino. Preparare
il brodo con 800 ml. di acqua, una carota, una costa di sedano, una cipolla, i pomodorini
pachino divisi a metà e un pizzico di sale. Portare il brodo a ebollizione, poi
tenerlo a fuoco basso. Una volta cotti, tagliare i carciofi a spicchi e rimetterne
2/3 nella casseruola. Frullarne il rimanente 1/3 con il latte onde ottenerne
una crema. Tostare il riso nella casseruola con i carciofi, intervallare con il
brodo. Cotto il risotto, toglierlo dal fuoco e mantecarlo con il pecorino
romano.
Impiattare mettendo il risotto al
centro del piatto aiutandosi con una piramide tronca; far colare sopra la crema
di carciofi, porre in cima alla piramide il guanciale, precedentemente tostato
in padella, e alcune foglie di mentuccia.
Potete mettere vicino alla piramide
di risotto una tartare di pomodori secchi con carote caramellate.
Alessandro Ricchi
Alessandro Ricchi
Oscar Diggs, in
arte Oz, è un aspirante prestigiatore che vive di stenti lavorando in una fiera
errante aiutato dall' amico e socio Frank. Il passatempo più gradito di Oz è
sedurre le belle donne ingannandole con false storie lacrimevoli sul suo
passato e l'unica donna di cui è davvero innamorato sta per sposare un' altro
uomo. Improvvisamente, un uragano si abbatte sulla fiera e Oz, che era su di
una mongolfiera per sfuggire alle ire di un marito tradito, si trova a dover
fronteggiare la forza indomabile della natura. Svenuto, rinviene in un luogo
mai conosciuto prima. Un posto magico, con strane creature, bizzarri popoli e,
soprattutto, streghe malvagie…
Un circo delle
attrazioni visive: colori sgargianti e costumi sfavillanti. Il
grande e potente Oz, film di Sam Raimi e distribuito dalla Walt Disney
Pictures, regala emozioni per i soli occhi e niente più. I prequel sono ormai
diventati di moda al cinema. Ancora non è ben chiaro se raccontare la nascita
di grandi miti dipenda dalla tanto decantata saturazione delle idee per il
grande schermo, oppure dall'effettiva voglia di soddisfare la curiosità dei
fan. Tant'è che Raimi ci racconta come un piccolo e squattrinato prestigiatore
sia diventato il Mago di Oz che terrorizza i cattivi e dispensa doni-premi a
chi se li merita. Produttore e regista di successo, Sam Raimi ama realizzare
film che soddisfino prima di tutto il senso visivo del suo pubblico. La
trilogia di Spider-Man, L'armata delle
Tenebre, la duologia de La casa, The Gift ed ora, con Il grande e potente Oz non si
discosta dalla sua idea di intrattenimento. Grazie alla magistrale fotografia
di Peter Deming e la bella scenografia di Robert Stromberg, il regista ci porta
nel magico Regno del Palazzo di Smeraldo, stupendo fin dai titoli di testa.
Realizzati come un vecchio film degli anni '50/'60 , i suddetti ricreano sagome
semimovibili e sipari su sipari, che ogni volta si aprono su scenari
differenti; il tutto rigorosamente in bianco e nero. Raimi, come il film
Nel
fantastico mondo di Oz del 1985, prende spunto non dal romanzo ma dalla
famosa trasposizione cinematografica del 1939 Il mago di Oz, appunto.
Per omaggiare il film del 1985, il regista usa lo stesso espediente artistico:
la realtà rappresentata in bianco e nero e il sogno/fantasia/Regno di Oz a
colori. Notevole il cast
del film, composto da James Franco, Zach Braff, Mila Kunis, Michelle Williams e
la bravissima Rachel Weisz. La morale decantata
dalla storia è semplice: anche il più piccolo degli uomini, anche chi si reputa
l'ultimo fra di essi, può nascondere un tesoro immenso da custodire. Che si
tratti di altruismo, coraggio o benevolenza. Il film, nonostante la marea di
buone intenzioni, si riduce però a sfavillanti luci e sgargianti colori. È
davvero tutto qui.
Elena Mandolini
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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