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sabato 1 febbraio 2014

Serata tipo - Pranzo domenicale con amici

Quando l'estate ancora non vuole completamente cedere il posto all'autunno e sono poche le giornate in cui si avverte quel delizioso refrigerio di fine ottobre, è piacevole pensare a una domenica all'aperto con gli amici più cari. Il sole tiepido, un tavola apparecchiata semplicemente, un buon vino, una commedia da vedere insieme e un piatto tipico della tradizione contadina, sono i giusti ingredienti per una domenica in allegria. Pasta e ceci è un piatto unico, ideale in una situazione come questa. Come contorno, la scelta cade sul film  Un boss in salotto, con un sorprendente Rocco Papaleo.


La ricetta
Pasta e ceci






INGREDIENTI per 2 persone:

-         400 g. di ceci;
-         120 g. di ditalini di farro;
-         900 ml. di brodo vegetale
-         1 carota grande;
-         1 costa di sedano grande;
-         1 scalogno;
-         7 pomodorini pachino
-         4 cucchiai di olio evo;
-         1 cucchiaino di peperoncino;
-         6 cucchiai di vino bianco;
-         3 rametti di rosmarino;
-         2 foglie di alloro;
-         3 fette di pane bauletto di grano duro biologico.

PREPARAZIONE (25 minuti):

Preparare il brodo vegetale portando ad ebollizione l’acqua, aggiungere 1 cucchiaio abbondante di brodo vegetale granulare biologico, mescolare e spegnere il fuoco.
Privare i ceci della pellicina esterna, schiacciarne metà con la forchetta onde creare una crema e lasciare interi l’altra metà. Tagliare a dadini la carota, il sedano e lo scalogno. Soffriggere le verdure con l’olio e il peperoncino. Appena dorate, sfumare con il vino bianco. Aggiungere i pomodorini tagliati in quattro parti e lasciarli appassire aiutandosi dolcemente con una forchetta. Aggiungere i ceci, le foglie di alloro e 2 rametti di rosmarino. Lasciare insaporire a fuoco moderato. Aggiungere il brodo vegetale e portare ad ebollizione. Aggiungere i ditalini di farro. Impiattare con un filo d’olio, decorando con un rametto di rosmarino e tre dischi di pane bauletto di dimensioni crescenti scaldati su di una piastra.

Alessandro Ricchi


La recensione
Un bosso in salotto





Il nuovo film di Luca Miniero è divertente, ma a tratti troppo surreale. Rocco Papaleo è il mattatore assoluto di questa commedia. Cristina D’Avola è una donna napoletana che da sempre si vergogna delle sue origini e che da giovane si è trasferita al Nord. Ha sposato Michele Coso, un promettente pubblicitario, e ha avuto due figli, Fortuna e Vittorio. Cristina è ambiziosa e vuole donare alla sua famiglia quella serenità e quel benessere che le sono mancate da bambina. Un giorno viene chiamata in Questura, dove le viene comunicato che suo fratello maggiore Ciro, che non vede da quindici anni, è coinvolto in un processo di camorra e che ha chiesto di poter scontare gli arresti domiciliari da lei, finché non si terrà il processo. Per Cristina sarà l’occasione di capire cosa significhi il vero senso della parola famiglia. Con Un boss in salotto il regista Luca Miniero non affronta solo gli ennesimi stereotipi sulle differenze tra Nord e Sud, ma anche il senso della famiglia e, persino, eventuali scheletri nell’armadio nascosti con sapienza dai familiari. Miniero non è nuovo nel raccontare i luoghi comuni basati sulle differenze tra settentrione e meridione e il divertente Benvenuti al sud ne è la dimostrazione. Purtroppo in quest’opera è proprio la parte che funziona di meno, a causa di scene troppo surreali e inverosimili. Al contrario, quando si sofferma sui rapporti tra i parenti e le difficili dinamiche interconnesse, riesce a scrivere dialoghi semplici ed efficaci. La ricerca ossessiva della perfezione di Cristina, viene surclassata dalla genuinità dei sentimenti di Ciro. La semplicità di un pasto condiviso a tavola, l’aiutarsi senza paura di essere giudicati e la verità sull'ipocrisia di famiglie benestanti, saranno per Cristina un monito importante, che mai si sarebbe aspettata di riscoprire grazie al fratello. Tutto il film, comunque, si sorregge sulle abili doti di Rocco Papaleo, qui un vero mattatore che sovrasta persino la bravissima Paola Cortellesi. Nel cast anche Angela Finocchiaro, Luca Argentero Ale e Franz (quest’ultimo presente solo in una divertente comparsata). Tutti bravi, ma Papaleo, ripetiamo, primeggia su tutti.

Elena Mandolini


Buone pappe e buon film!

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