E se si esce dal periodo delle abbuffate natalizie o pasquali? Se nel weekend abbiamo esagerato con alcool, apericene e cibi pesanti? Non c'è problema! Basta un secondo piatto a base di pesce e verdure e già ci sentiamo più leggeri. Con pochi ingredienti e un giusto grado di manualità, possiamo creare un piatto facilmente digeribile, raffinato e di grande effetto: Orata bicolore su letto di patate croccanti. Per continuare a mantenersi sul leggero, eccovi un film brioso e divertente: Voices.
Orata bicolore su letto di patate croccanti
INGREDIENTI per 2 persone:
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2 filetti di orata;
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2 foglie di cavolo bianco;
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2 foglie di cavolo rosso;
-
2 patate grandi;
-
sale, pepe, rosmarino, paprika, olio: q.b.
PREPARAZIONE (40 minuti):
Pulire un’orata e ricavarne 2
filetti. Pulire e tagliare le foglie di cavolo prima a julienne poi a
quadratini. Sbucciare le patate e tagliarle a rondelle sottili. Mettere la
carta forno su una teglia e stenderci sopra le patate, salare, pepare,
aggiungere rosmarino e paprika.
Cuocere le patate in forno caldo
per 5 minuti a 190°. Togliere dal forno e porre i filetti di orata sopra il
letto di patate. Ricoprire i filetti per metà con il cavolo rosso e per l’altra
metà con il cavolo bianco. Aggiungere un pizzico di sale e un filo d’olio.
Cuocere in forno caldo per 20
minuti a 190°.
Impiattare ponendo le patate come
base e sopra i filetti di orata.
Alessandro Ricchi
Alessandro Ricchi
Voices
Le studentesse
universitarie Aubrey e Chloe fanno parte del gruppo vocale a cappella Bella’s
Bardem dell’omonima università. Le ragazze stanno per esibirsi nella finale
della gara più importante. Purtroppo, Aubrey, presa dall’agitazione, vomita sul
palco decretando non solo la loro sconfitta, ma la vittoria dei loro acerrimi
rivali della Bardem: i Ritmonelli. Qualche mese dopo, comincia un nuovo anno
accademico e l’ambiziosa Beca sogna di
trasferirsi a Los Angeles per diventare un DJ di successo, ma il padre, docente
della Bardem, la spinge comunque ad iscriversi al primo anno e provare a vivere
da matricola. I due stipulano un patto: se alla fine di quest’anno, pur vedendo
le prove del suo impegno da studentessa e in ambito sociale, Beca sarà ancora
convinta di abbandonare l’università, sarà lui stesso a pagarle il soggiorno e
i suoi studi a Los Angeles. Beca si ritrova così nel gruppo delle Bella’s...
Brioso, frizzante e
divertente. Voices, del regista Jason
Moore, mostra un nuovo lato dei college americani. Qui non ci sono le solite e
stereotipate confraternite, ma la bellezza della competizione, del sacrificio,
dell’amicizia, unite a canzoni trascinanti cantate a cappella, ovvero senza
l’accompagnamento di strumenti musicali o affini. Il film sorprende per la
freschezza della sceneggiatura e i sottili ed acuti dialoghi. Il background di
Moore, che ha girato episodi di Dawson’s Creek, Everwood e
Brothers&Sisters, lo ha ben aiutato nel confezionare un’opera per ragazzi
di tutto rispetto. Ogni personaggio ha delle peculiarità specifiche che vengono
utilizzate sempre con coerenza dallo sceneggiatore Kay Cannon per tutto il
corso del film e che si esplicitano perfettamente nella gara finale, dove ogni
ragazza è vestita nel modo che le è più consono. La protagonista Beca è una
ragazza con le sue ambizioni e i suoi sogni, che tende a rimanere un po’
isolata. Sarà proprio l’amicizia che la farà cambiare profondamente, facendole
capire come questo sentimento possa farti crescere e come delle amiche sincere
possano aiutarti nei momenti di difficoltà. Anche i personaggi secondari sono
deliziosi e, molte volte, rubano la scena a Beca. C’è l’ironica e obesa ragazza che si presenta
lei stessa come Ciccia Emy, onde evitare cattivi commenti delle anoressiche;
c’è la giapponese che parla sempre sottovoce deridendo i film horror nipponici,
quella con la mania per il poker e la ninfomane. Fra tutte, però, spiccano
Aubrey, il capo del gruppo canoro e maniaca del controllo e la dolce e
comprensiva Chloe. Moore ha inserito diverse citazioni cinematografiche e un
forte omaggio al film Breakfast Club, ma
il punto su cui maggiormente si sofferma è, ovviamente, la colonna sonora. Le
canzoni, cantate realmente dagli attori, toccano i più disparati generi
musicali e grandi successi del passato e presente: impossibile non battere i
piedi a tempo mentre si guarda il film. Il finale, un po’ scontato ma davvero
perfetto per Voices, ricalca molto
altri finali caratterizzati dalla rivalsa dei protagonisti, come Dirty Dancing, Flashdance e Save the last dance. Bravo il cast,
quasi tutto al femminile. Rebel Wilson, Anna Camp e Brittany Snow sono davvero
prorompenti; peccato solo per Anna Kendrick, qui un po’ sottotono rispetto ad
altre sue performance entusiasmanti. Voices è un film gradevole che piacerà ai
ragazzi che un pubblico più adulto.
Elena Mandolini
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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