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lunedì 10 febbraio 2014

Serata tipo - Insieme con leggerezza

E se si esce dal periodo delle abbuffate natalizie o pasquali? Se nel weekend abbiamo esagerato con alcool, apericene e cibi pesanti? Non c'è problema! Basta un secondo piatto a base di pesce e verdure e già ci sentiamo più leggeri. Con pochi ingredienti e un giusto grado di manualità, possiamo creare un piatto facilmente digeribile, raffinato e di grande effetto: Orata bicolore su letto di patate croccanti. Per continuare a mantenersi sul leggero, eccovi un film brioso e divertente: Voices.

La ricetta
Orata bicolore su letto di patate croccanti






INGREDIENTI per 2 persone:

-          2 filetti di orata;
-          2 foglie di cavolo bianco;
-          2 foglie di cavolo rosso;
-          2 patate grandi;
-          sale, pepe, rosmarino, paprika, olio: q.b.


PREPARAZIONE (40 minuti):

Pulire un’orata e ricavarne 2 filetti. Pulire e tagliare le foglie di cavolo prima a julienne poi a quadratini. Sbucciare le patate e tagliarle a rondelle sottili. Mettere la carta forno su una teglia e stenderci sopra le patate, salare, pepare, aggiungere rosmarino e paprika.
Cuocere le patate in forno caldo per 5 minuti a 190°. Togliere dal forno e porre i filetti di orata sopra il letto di patate. Ricoprire i filetti per metà con il cavolo rosso e per l’altra metà con il cavolo bianco. Aggiungere un pizzico di sale e un filo d’olio.
Cuocere in forno caldo per 20 minuti a 190°.
Impiattare ponendo le patate come base e sopra i filetti di orata.

Alessandro Ricchi


La recensione
Voices





Le studentesse universitarie Aubrey e Chloe fanno parte del gruppo vocale a cappella Bella’s Bardem dell’omonima università. Le ragazze stanno per esibirsi nella finale della gara più importante. Purtroppo, Aubrey, presa dall’agitazione, vomita sul palco decretando non solo la loro sconfitta, ma la vittoria dei loro acerrimi rivali della Bardem: i Ritmonelli. Qualche mese dopo, comincia un nuovo anno accademico e l’ambiziosa Beca sogna di trasferirsi a Los Angeles per diventare un DJ di successo, ma il padre, docente della Bardem, la spinge comunque ad iscriversi al primo anno e provare a vivere da matricola. I due stipulano un patto: se alla fine di quest’anno, pur vedendo le prove del suo impegno da studentessa e in ambito sociale, Beca sarà ancora convinta di abbandonare l’università, sarà lui stesso a pagarle il soggiorno e i suoi studi a Los Angeles. Beca si ritrova così nel gruppo delle Bella’s...
Brioso, frizzante e divertente. Voices, del regista Jason Moore, mostra un nuovo lato dei college americani. Qui non ci sono le solite e stereotipate confraternite, ma la bellezza della competizione, del sacrificio, dell’amicizia, unite a canzoni trascinanti cantate a cappella, ovvero senza l’accompagnamento di strumenti musicali o affini. Il film sorprende per la freschezza della sceneggiatura e i sottili ed acuti dialoghi. Il background di Moore, che ha girato episodi di Dawson’s Creek, Everwood e Brothers&Sisters, lo ha ben aiutato nel confezionare un’opera per ragazzi di tutto rispetto. Ogni personaggio ha delle peculiarità specifiche che vengono utilizzate sempre con coerenza dallo sceneggiatore Kay Cannon per tutto il corso del film e che si esplicitano perfettamente nella gara finale, dove ogni ragazza è vestita nel modo che le è più consono. La protagonista Beca è una ragazza con le sue ambizioni e i suoi sogni, che tende a rimanere un po’ isolata. Sarà proprio l’amicizia che la farà cambiare profondamente, facendole capire come questo sentimento possa farti crescere e come delle amiche sincere possano aiutarti nei momenti di difficoltà. Anche i personaggi secondari sono deliziosi e, molte volte, rubano la scena a Beca.  C’è l’ironica e obesa ragazza che si presenta lei stessa come Ciccia Emy, onde evitare cattivi commenti delle anoressiche; c’è la giapponese che parla sempre sottovoce deridendo i film horror nipponici, quella con la mania per il poker e la ninfomane. Fra tutte, però, spiccano Aubrey, il capo del gruppo canoro e maniaca del controllo e la dolce e comprensiva Chloe. Moore ha inserito diverse citazioni cinematografiche e un forte omaggio al film Breakfast Club, ma il punto su cui maggiormente si sofferma è, ovviamente, la colonna sonora. Le canzoni, cantate realmente dagli attori, toccano i più disparati generi musicali e grandi successi del passato e presente: impossibile non battere i piedi a tempo mentre si guarda il film. Il finale, un po’ scontato ma davvero perfetto per Voices, ricalca molto altri finali caratterizzati dalla rivalsa dei protagonisti, come Dirty Dancing, Flashdance e Save the last dance. Bravo il cast, quasi tutto al femminile. Rebel Wilson, Anna Camp e Brittany Snow sono davvero prorompenti; peccato solo per Anna Kendrick, qui un po’ sottotono rispetto ad altre sue performance entusiasmanti. Voices è un film gradevole che piacerà ai ragazzi che un pubblico più adulto.

Elena Mandolini

Buone pappe e buon film!

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