Ogni tanto gli strappi alle regole della dieta fanno bene. E appagano palato e pancia. Questa è una cena non adatta a stomaci delicati. Questo, signori e signore, è uno di quei piatti super calorici, ma dall'immensa soddisfazione mangereccia. Stiamo parlando della Polenta con salsicce e funghi porcini. Dopo un delicatissimo pasto, visto che siamo in compagnia di amici, ci vuole un film allegro e corale: Immaturi. Enjoy yourself!
La ricetta
Polenta con salsicce e funghi porcini
INGREDIENTI per 4 persone:
-
300 g. di polenta integrale istantanea;
-
1 litro d’acqua;
-
8 salsicce al finocchietto;
-
180 g. di funghi porcini essiccati del Monte Amiata;
-
2 peperoncini;
-
2 spicchi d’aglio;
-
olio evo, sale, vino bianco: q.b.
PREPARAZIONE (30 minuti):
Mettere i funghi porcini in acqua
tiepida per alcuni minuti. In una padella fare un soffritto con poco olio, i
peperoncini e gli spicchi d’aglio tagliati a metà e privati dell’anima. Una
volta dorato, togliere l’aglio e aggiungere 2 salsicce private della pellicina,
schiacciarle e cuocerle per circa 5 minuti. Aggiungere le altre salsicce
private della pellicina e tagliate ciascuna in tre parti.
Cuocere per circa 5 minuti,
sfumare con vino bianco e continuare a cuocere con coperchio a fuoco basso per altri
15 minuti.
In una grande casseruola di
alluminio portare a ebollizione l’acqua, aggiungere una manciata di sale grosso
e versare poco per volta la polenta girando con un mestolo di legno.
Cuocere per circa 10 minuti sena
smettere di girare.
Rovesciare la polenta su una
spianatoia di legno, pareggiarla e ricoprirla con il condimento.
Alessandro Ricchi
Alessandro Ricchi
La recensione
Immaturi
Il Ministero della Pubblica
Istruzione ha annullato la prova per il conseguimento del diploma di maturità di una classe
del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma, avvenuta vent'anni prima. Pena la
perdita delle lauree o di altri attestati conseguiti in seguito, la classe
dovrà affrontare nuovamente l’esame di maturità classica…
Divertente e spiritoso, Immaturi è
il tipico film scacciapensieri che rilassa e distrae dalla quotidianità. Paolo
Genovese porta al cinema uno degli incubi più ricorrenti di tutti noi: il
ritorno al liceo con conseguente esame di maturità da superare. Di nuovo. Con
questa premessa il regista ci racconta una storia che più volte abbiamo visto nei film
nostrani degli ultimi anni; basti citare Notte prima degli esami di Fausto
Brizzi. Genovese, però, ci regala qualcosa in più: dei finti maturi, dei
professionisti del proprio settore, che in realtà sono ancora degli immaturi che
andrebbero accompagnati per mano. Così piacevole il pacchetto realizzato dal
regista, che non ci si rende conto di star osservando tutti gli stereotipi più
classici portati al cinema: la paura di diventare padre, quella di impegnarsi
con la persona amata, quella di abbandonare il nido materno. Con ironia e un
pizzico di sagacia, Genovese si aggira nei meandri di questi quarantenni alle
prese coi fantasmi del passato e con i demoni del futuro, regalando anche
diverse perle di saggezza (per chi saprà ascoltare il suo film e non solo
vederlo). Grazie al personaggio di Luisa che ripassa l’intero pensiero di
Epicuro, infatti, vengono recuperate diverse massime e aforismi che dovremmo
tenere presente in ogni singolo giorno della nostra vita. La sceneggiatura del
film è ben scritta, con dialoghi semplici e scorrevoli, senza inutili fronzoli
o frasi ad effetto; forse un paio di scene clichè potevano essere evitate, ma
sono comunque ben scritte per cui non infastidiscono chi guarda il film. Molte
le scene divertenti, soprattutto quelle che vedono protagonisti Lorenzo e i
suoi genitori, oppure gli exploit di Francesca. Bravi tutti gli attori: Ambra
Angiolini, Barbara Bobulova, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e persino Raoul
Bova. Una menzione speciale per Ricky Memphis, che dà anima e corpo al
personaggio di Lorenzo.
Elena Mandolini
Buone pappe e buon film!
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