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mercoledì 12 febbraio 2014

Serata tipo - Menù di San Valentino

San Valentino è per antonomasia la festa degli innamorati. Per quanto ci riguarda, crediamo che non sia così semplice. Questa giornata è per chi si vuole profondamente bene. Quindi amanti, amici, innamorati, coppie agli inizi e quelle collaudate, questo menù è per voi. Per consentirvi di festeggiare con piatti sfiziosi e un film divertente sull'amore che piacerà anche a chi non ama le storie romantiche. Un augurio speciale da Elena e Alessandro!!!!


Antipasto
Panzerotti di verdure





INGREDIENTI per 2 persone:

-          400 g. di misto verdure (spinaci, bieta, verza, scarola);
-          1 cucchiaio di pinoli sgusciati;
-          1 manciata di olive di Gaeta;
-          1 spicchio d’aglio,
-          1 peperoncino;
-          olio evo, sale, curry, paprika: q.b.

 Per la sfoglia vedi la ricetta dello Strudel Porcellino a seguire.


PREPARAZIONE (40 minuti):

Pulire le verdure e ripassarle in padella in un soffritto aglio, olio e peperoncino. Aggiungere le olive denocciolate e i pinoli.
Preparare la sfoglia, stenderla con il matterello, ricavarne dei cerchi grandi, metterci al centro un cucchiaio abbondante di verdure e chiuderlo con la forchetta come un raviolo grande.
Spennellare i panzarotti con olio al curry. Cuocerli in forno caldo a 200° per 30 minuti.


Secondo piatto
Strudel porcellino






INGREDIENTI per 2 persone:

-          200 g. di filetto di maiale;
-          mezza mela Golden;
-          una manciata di noci;
-          una manciata di pinoli;
-          4 cucchiaini di confettura di arance amare;
-          100 g. di farina di kamut;
-          100 g. di farina di grano duro;
-          1 bicchiere d’acqua;
-          sale, olio evo, zenzero, salvia, pepe nero, curry, paprika forte: q.b.;
-          succo di mezzo limone;
-          50 g. di pecorino sardo;
-          1 bicchiere di latte.



PREPARAZIONE (40 minuti)

Preparare la sfoglia mettendo la farina a fontana sulla spianatoia, al centro un bicchiere d’olio e un pizzico di sale. Impastare aiutandosi con l’acqua. Formare una palla. Lasciarla riposare alcuni minuti. Nel frattempo tagliare il filetto di maiale e la mela a dadini, marinare il tutto in un’emulsione composta da olio, succo di limone, pepe, zenzero e salvia.
Stendere la palla di pasta con un matterello, ritagliare un grande rettangolo e metterci al centro il maiale e le mele. Aggiungere un pizzico di sale, la confettura, le noci e i pinoli. Chiudere formando uno strudel. Spennellare con un olio al curry. Cuocere in forno caldo a 200° per 35 minuti.
Formare la fonduta facendo sciogliere il pecorino con il latte a bagnomaria.
Impiattare con la fonduta a specchio, sopra lo strudel tagliato a metà e una spolverata di paprika.


Dolce
Ravioli dolci di San Valentino





INGREDIENTI:

-          170 g. di confettura di albicocche;
-          170 g. di confettura di more di rovo.

Per la pasta frolla vedi ricetta della crostata ai frutti di bosco: post di domenica 26 gennaio 2014 (Serata tipo - Merenda con i bimbi).


PREPARAZIONE:

Una volta preparata la pasta frolla stenderla su un ripiano di marmo aiutandosi con la farina per non farla attaccare. Mettere dei cucchiai di marmellata distanziati, ricoprirli e chiuderli con la forchetta formano dei ravioli.
Spennellare i ravioli con l’albume d’uovo, cuocerli in forno caldo ventilato a 180° per 40 minuti.

Alessandro Ricchi



La recensione
500 giorni insieme




Con sbalzi temporali rapidi, ci viene raccontata la storia d’amore fra Tom e Sole. Lui romantico in attesa del grande amore, lei che per paura di soffrire fugge le storie longeve...
Se si dovesse giudicare 500 giorni insieme solo dalla storia, verrebbe da rispondere che si tratta di un film banale. Un guizzo rintracciabile è nell’inversione di ruoli che vede l’uomo romantico e la donna apparentemente insensibile. Per il resto tutto già visto. La particolarità della pellicola, che la rende decisamente piacevole e spensierata nonostante anche gli attimi di tristezza, è quella costante dose di ironia che la pervade. Persino negli attimi di angoscia ci si ritrova a sorridere; senza contare che il film inizia con una frase sardonica a tutto schermo, che è meglio non citare per esteso, rivolta evidentemente a una ex del regista. Il regista Marc Webb gioca con abilità e astuzia con più di un espediente visivo per accentuare l’aspetto ironico e sarcastico del film e, provenendo dal mondo dei videoclip, è pane per i suoi denti. C’è un disegno che funge da calendario con i giorni che scorrono avanti o indietro a seconda del salto temporale effettuato nella storia, con tanto di brutto o cattivo tempo, in base all’andamento del rapporto di coppia e ci sono persino due veri e propri videoclip, che corrispondono al periodo più felice di Tom e a quello più struggente. Il primo videoclip è la metafora del “toccare il cielo con un dito” nel periodo iniziale di ogni rapporto di coppia e Webb lo rende con Tom che canta e balla accompagnato da stranieri nel parco, una banda sbucata da dietro gli alberi e un uccellino realizzato in animazione che gli si posa sulla spalla: assolutamente geniale e divertente. Il secondo è una commistione di scene di film drammatici o surrealisti, con Tom e Sole come protagonisti in bianco e nero, che omaggiano film quali Il settimo sigillo. Un’altra squisitezza è l’idea di suddividere lo schermo in due parti, in cui il lato sinistro corrisponde alle romantiche fantasie di Tom, mentre quello destro rappresenta la triste realtà. Come se non bastasse, Webb riesce a scegliere le giuste canzoni che fanno diventare la colonna sonora, giusta complice della bella fotografia: Simon&Garfunkel, Doves, Spoon, Smith ed altri ancora. Impossibile non citare i due protagonisti freschi, azzeccati e decisamente perfetti nei loro ruoli: Zooey Deschanel (E venne il giorno; New girl) con gli occhioni da bambola stralunati e sempre deliziosa, e Joseph Gordon-Levitt (Mysterious skin, The lookout, Inception, Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Looper, Don Jon) ammiccante e coinvolgente. Peccato per la traduzione del titolo e del nome della protagonista, che sviano il gioco realizzato nella lingua originale: Sole sarebbe Summer con il relativo titolo di 500 days of summer. Infine, il film propone una giusta prospettiva dell’amore e dei rapporti di coppia: possiamo fare di tutto per la persona che amiamo e tentare di farci amare a propria volta, ma se non è la persona del nostro destino, il rapporto finirà comunque. Il tutto snocciolato nell’ultimo dialogo fra i due protagonisti. In fondo è già stato raccontato praticamente tutto; il bello è trovare un modo nuovo di raccontare quelle storie. E 500 giorni insieme fa proprio questo. Delizioso.

Elena Mandolini


Buone pappe e buon film!

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